Teri Rueb

OFFICINE SINTETICHE LAB VIII

presenta

TERI RUEB

Una conferenza, un workshop, una discussione

Installazioni interattive basate sul GPS
Ottobre 16-19 2017


Teri Rueb in breve

Teri Rueb è un’artista il cui lavoro combina suono e spazio usando media mobili. E’ conosciuta per aver istituito il concetto di
installazioni interattive basate sul GPS, a volte chiamate “locative media”, nel 1997. Il suo lavoro ha ricevuto premi tra cui il Prix Ars Electronica Award nella categoria Musica Digitale del 2008.

Ha ricevuto numerose sovvenzioni e commissioni da istituzioni internazionali inclusi l’Isabella Stweart Gardner Museum, La Panacee, Arnold Arboretum, l’Edith Russ Site for New Media, il Banff Center for the Arts, il Boston ICA /Vita brevis Temporary Outdoor Art program, il Santa Fe Art Institute, Artslink, Turbulence.org e vari State Arts Councils. Ha tenuto conferenze e presentato il suo lavoro in in giro per il mondo in sedi quali Ars Electronica, ISEA, SIGGRAPH, Transmediale, The New Museum of Contemporary Art, Kiasma Museum e IRCAM. E’ stata nominata per numerosi premi incusi il CalArts Alpert Award, Rockefeller New Media Fellowships, e il Boston ICA Foster Prize.

Rueb è professoressa di Studio dei Media con un incarico anche presso il Dipartimento di Architettura e Pianificazione Urbanistica presso l’Università di Buffalo, dove ha fondato e dirige l’Open Air Institute, una piattaforma per l’apprendimento e collaborazione sul campo sull’intersezione di media, ecologia e cultura.


CONFERENZA

17 ottobre, 10.00-11.30

Politecnico di Torino, Corso Castelfidardo 39, Torino, Aula 2I

Come artista, Teri ha creato installazioni sonore usando il GPS per attivare il suono in grandi spazi aperti fin dal 1996. Camminare è il principale metodo di approccio verso questi lavori e ciascuno richiede una sorta di spazio per formativo dove il corpo, intersecato con il luogo e il network di apparati tecnologici, diventa parte di un campo espanso. Negli anni Sessanta e Settanta il Minimalismo ha riformulato la soggettività dello spettatore con la sua insistenza su un modo partecipativo di recepire e accogliere un campo espanso della scultura, definito in modo nuovo in relazione al paesaggio e all’architettura. Considerando la produzione sociale dello spazio, gli artisti presero spunti da filosofi e teorici quali Guy Debord, Henri Lefebvre e Michel de Certeau, i cui scritti offrirono un ulteriore struttura concettuale entro la quale capire ed accogliere le sfumature dell’arte e della quotidianità. Con l’attuale incremento di studi della performance, musica, danza, teatro e arte hanno sempre più condiviso temi e pratiche con antropologia, geografia culturale e la filosofia della personificazione. Continuando questa storia, la relazione tra soggettività e corpo è stata oggi disarticolata alla luce della svolta spaziale, della svolta affettiva e della svolta non-umana nel pensiero critico. Con la “GPS art” scopriamo il corpo e la soggettività nuovamente inserite in un “campo espanso” dove le opere e gli attori “performano il luogo” con nuove dimensioni e tempistiche. Questa conferenza seguirà gli sviluppi nella teoria e pratica spaziale attraverso lo schermo di una pratica artistica che è stata largamente eseguita nei vibranti spazi del suono e del segnale.


WORKSHOP

Sounding Spaces: PAV as Palimpsest, Stratigraphy, Milieux

16 Ottobre. ore 10 – 13

17 Ottobre. ore 14 – 17

18 Ottobre. ore 10 – 17

PAV – Parco Arte Vivente

Via Giordano Bruno, 31, 10134 Torino TO

 

Per massimo: 15 studenti (dall’Università e Politecnico di Torino)

Deadline per la registrazione: 12 Ottobre 2017

Iscrizione gratuita

Più informazioni sui Workshop di Teri Rueb QUI.

http://www.officinesintetiche.it/wp-content/uploads/2017/09/Workshop-Rueb_16_19oct17.pdf


TALK and WORKSHOP OUTCOMES

Performing the PAV: Place as Palimsest

19 Ottobre. ore 18

PAV – Parco Arte Vivente

Via Giordano Bruno, 31, 10134 Turin TO

Cos’è un “parco dell’arte vivente”? Cos’è implicato dalle multiple risonanze dei tre termini presi insieme, separatamente e ricombinati, “parco vivente”, “arte vivente”? Usando queste configurazioni semantiche come punto di partenza, questo discorso interrogherà i termini “vivente” e “non-vivente”, “umano” e “non-umano”, il concetto di senziente, azione, e l’etica della cura nel contesto di un parco artistico ecologico. La nostra ricerca verrà eseguita attraverso incontri pratici con gli strumenti e le tecniche di ciò che è stato genericamente chiamato “GPS art”, “locative media” e “realtà aumentata”.Le ideologie della mappa e delle operazioni di mappatura figureranno preminentemente nel nostro lavoro che attingerà in modo vario ed impiegherà una schiera di tecnologie di informazione geospaziale combinate con la registrazione del suono ed esercizi d’ascolto.

Approcciando il luogo del PAV come un terreno riccamente stratificato (in passato un campo e un sito industriale, ora un parco post-industriale e istituzione culturale), Teri lavorerà con i partecipanti per sviluppare strati comunicativi e “aumenti” che cercano di rivelare l’eterogeneità sociale, culturale e materiale inerente alla matrice del PAV.

La nostra metodologia trae ispirazione dal nuovo progetto di Officine Sintetiche Contact-Zones curato dall’artista dei new media Vanessa Vozzo e dalla ricercatrice in studi urbani Laura Romano. Il termine “zona di contatto” di Mary Louise Pratt sarà considerato come concetto teoretico e oggetto di confine per esplorare il PAV come palinsesto, stratigrafia e, infine, “milieu”. “Le zone di contatto” sono punti di collisione culturale che rivelano una differenza dell’egemonia sociale, culturale e politica. Adottando questo termine come un concetto spazio-sociale, in unione con l’apparato tecnologico del GPS come oggetto di confine, questo workshop cercherà di performare il PAV come un “laboratorio vivente” dove i partecipanti incontrano una differenza sociale, culturale materiale e epistemologica.

Tutti gli eventi saranno in inglese.

Entrata e iscrizione gratuite

http://terirueb.net/

http://www.officinesintetiche.it/, Officine Sintetiche on FB