Silent Feedback (Parte II)

 

les_freres_bobine_nycSILENT FEEDBACK

Workshop con Benjamin Thigpen e Stefano Bassanese

(Les Frères bobine)

19/21 Ottobre 2016

Ore 10.30 – 13.30 / 14.30 – 17.30

Aula 40


In questo workshop verrà esplorato il potenziale musicale del silent feedback collegando due bobine alle estremità di una catena elettroacustica e cortocircuitandone i nodi attraverso il campo elettromagnetico. Con questa semplice tecnica verranno costruiti oscillatori gestuali complessi e caotici, veri e propri strumenti per il live electronics. Saranno utilizzati degli induttori come “microfoni” elettromagnetici, e grandi bobine appositamente realizzate come “altoparlanti silenziosi. Nella catena verrà quindi inserita la conversione digitale, sperimentando diversi metodi per produrre feedback e controllarlo in ambito numerico; si studieranno così diversi sistemi e processi per l’elaborazione dei segnali. Verranno infine le considerazioni estetiche: quali implicazioni per l’esecuzione, come interagire sul piano musicale, quali direzioni espressive possibili, ecc.

Il workshop si concluderà con un concerto presso il Superbudda (Via Valprato, 68 – Torino)


Benjamin Thigpen, nato negli Stati Uniti e naturalizzato in Francia, si é laureato in letteratura inglese, in letteratura comparata e in estetica, tecnologia e creazione aristica. Ha insegnato informatica musicale all’Ircam di Parigi e al Conservatorio di Cuneo. Attualmente insegna al Conservatorio di Mons (Arts2) oltre all’attività concertistica e di realizzatore informatico-musicale. Creatore di musica per altoparlanti, lavora regolarmente al GRM (Parigi), al VICC (Svezia), al l’EMS (Stoccolma), allo STEIM (Amsterdam), a l’Espace Totem (Montréal), nel suo appartamento, negli aeroporti, nei treni. La sua musica é pubblicata su due CD monografici – divide by zero (Sub Rosa 2011) e human for scale (EMF Media 2005), un terzo apparirà nel 2016 per empreintes DIGITALes. Suona nel duo Rust con il compositore e inventore di strumenti Jean-François Laporte, in Fluid Identities con il violoncellista Benjamin Carat e con Les Frères Bobine. Ritiene che la musica non sia un linguaggio ma un’esperienza vissuta visceralmente; e che non sia l’arte del suono ma piuttosto l’arte della trascendenza dal suono.

http://www.benjaminthigpen.net

http://soundcloud.com/benjamin-thigpen/sets